MISURA 3.B

Sostituzione degli olivi poco produttivi con nuovi olivi.

L’introduzione in Puglia di Xylella fastidiosa pauca, agente del disseccamento rapido dell’olivo, sta mettendo in ginocchio l’intero comparto olivicolo salentino con danni sia produttivi sia paesaggistici. L’emergenza fitosanitaria in rapida espansione, ha richiesto una serie di provvedimenti volti alla messa in atto di misure di prevenzione, controllo e contrasto alla diffusione del patogeno da quarantena, il batterio Xylella fastidiosa.

La normativa comunitaria nelle aree delimitate pone vincoli stringenti quali il divieto di impianto delle specie ospiti, lasciando tuttavia lo spazio ad alcune deroghe al divieto.

La possibilità di disporre di varietà tolleranti da un lato e quella di percorrere un iter autorizzativo da parte dello stato membro, apre uno spiraglio che consente di porre rimedio sebbene ancora molto limitato, ad un problema sempre più grave per le ripercussioni a livello sociale e del territorio salentino.
La possibilità di reinnestare le piante e gli oliveti colpiti dal disseccamento varietà che sembrano mostrare caratteri di resistenza al batterio offre la possibilità di non disperdere l’immenso patrimonio olivicolo di piante secolari e monumentali con valenza storico – culturale e paesaggistica costituisce uno spiraglio aperto sul futuro dell’olivicoltura salentina.
La tutela e la razionalizzazione degli oliveti tradizionali, il rinnovamento degli impianti e l’introduzione di nuovi sistemi produttivi è un obiettivo che ACLITERA Brindisi, d’intesa con il mondo scientifico, economico e istituzionale, intende percorrere per attivare un percorso di innovazione dell’intero comparto.

La pratica del reinnesto (generalmente a “pezza”) garantirà il mantenimento delle caratteristiche morfologiche distintive e devono essere eseguite nel rispetto e tutela dei connotati di monumentalità della pianta stessa.